Maurizio Baldini

Ceramiche RAKU




Angel (riduzione dopo la cottura)
Twins Tower
Twins Towers

Fuga dal Cielo





\Brevi note per un’arte “nascosta”


“Testuale” si è dedicata sempre alla critica della poesia, ma non ha mancato fin dai primi numeri (1984) di alleggerire la densa compattezza dei testi con riproduzioni d’arte o di visual poetry. Si vorrebbe ripetere la seppur contenuta esperienza come si è già fatto con il n.53/2014 per la piccola ma raffinata mostra della galleria ArtStudio 38 di Milano.

Milano, con i soldi dei contribuenti, non è avara di grandi mostre pubbliche, pleonastiche, ripetitive e talvolta nell’insieme non di grande qualità.

La città fino a una trentina d’anni fa offriva pregevoli gallerie private, gestite da critici e mercanti di notevole valore (L’Annunziata, il Naviglio di Cardazzo, il Milione, le considerevoli esposizioni surrealiste curate da Schwarz, ecc…). Tutte hanno chiuso i battenti. Son venute meno perciò alcune importantii opportunità per i giovani artisti, privandoli di evidenza, di appoggio critico, e di mercato.

Per cogliere certe (non sempre valide opportunità) ci si deve rivolgere alle Biennali, di Venezia ed estere. Ma in quelle fiere il giovane artista non trova né spazi, né incoraggiamenti, se non è legato alle accolite dominanti – a volte senza alcun merito.. Il mercato d’arte si è sviluppato sulla moda delle grandi opere (grandi di misura!) e su un commercio internazionale di centinaia di milioni di euro.


In questo numero vorremmo far meglio conoscere un giovane ceramista che ha girato il mondo e ha conosciuto occasioni d’arte assolutamente originali.

Si tratta di Maurizio Baldini, nato a Viareggio nel 1959. Lavora a Viareggio e a Milano e in gallerie private ha presentato oggetti in ceramica che si rifanno a un’arte giapponese del 16° secolo. Rara è la sua idea di esporsi ai visitatori anche all’esterno delle gallerie lavorando sul posto con fuoco ad alte temperature, creta, argilla. Colorando i manufatti di rara eleganza sempre a fuoco con ossidi, carbonati, sali metallici e vernici, ecc., che esaltano gli oggetti nati dalla terra con colorazioni di grande effetto e pregio visivo e tattile.

Si tratta di una produzione artistica nata in Giappone secoli fa, appunto, e per lo più dedicata (come le ciotole per il tè) a cerimonie religiose. Riprende così la ceramica Raku (nome che significa in giapponese: comodo, allentato, piacevole, gioia di vivere).